Il racconto del Grande Fiume

II. La nascita del Po


Si pensa che il Po, nelle prime fasi di emersione della Pianura Padana, scorresse più a Sud rispetto al corso attuale, attraversando la Romagna e svoltando poi verso Sud al centro di quello che adesso è l’Adriatico settentrionale, fino a sfociare in mare all’altezza di Ancona 1.

 

Circa tremila anni fa, il Po (spostatosi più a Nord nella Pianura Padana) si divideva in due rami principali: quello settentrionale (circa coincidente con quello attuale) si inoltrava nel Polesine di Rovigo, toccando fra gli altri importanti insediamenti dell’Età del Bronzo come Adria, di fondazione veneta; quello meridionale (secondario rispetto al primo) si diramava all’altezza di Guastalla e lambiva luoghi grossomodo corrispondenti a Ferrara e Voghenza, e pare che ricevesse le acque del Panaro nei pressi di Porotto. A seguito di una rotta presso Sermide, nell’VIII Secolo a.C. le acque del ramo settentrionale si aprivano un nuovo corso verso Bondeno, immettendosi poi nel meridionale, che divenne quello principale (quello che Polibio chiama Padoa e Plinio Eridano).

Iniziò così la decadenza di Adria (una volta affacciata sul ramo principale), che fu sostituita dal nuovo porto etrusco di Spina, alla foce del nuovo delta: un porto di scambio fra la Grecia ed il Nord Europa, termine della via dell’ambra. Più a monte, sempre sul ramo meridionale, ora più ricco di acque, nacque Voghenza.

Nella fase fredda e umida dell’Età del Ferro erano comunque frequenti le rotte che andavano a formare diversi rami minori.

Il Po di Spina si divideva poi in due rami: l’Olana (il Po di Volano) ed il Padoa o Eridano succitato; proprio dal toponimo Padoa deriverà l’attuale nome Po. Riguardo all’etimologia della parola Padoa, si presume che questa derivi dal celtico pades (“resina”), forse con riferimento all’ambra, trasportata – come abbiamo visto – dal Nord Europa lungo il fiume.

 


  1. Renzo FERRI, Alessandra GIOVANNINI, Analisi dello sviluppo urbanistico della città di Ferrara nel Quadro dell’evoluzione geomorfologica del quadro circostante in Aa.Vv., Dal suburbium Al faubourg: evoluzione di una realtà urbana, Edizioni ET, Milano, 2000.